Da bambina mi piaceva moltissimo
osservare la natura soprattutto in primavera, dopo il lungo letargo invernale,
vedevo alberi e piante risvegliarsi, i piccoli germogli spuntare dalla
terra ancora indurita dal gelo dell’inverno
e le primule gialle e rosa occhieggiare
assieme alle viole. Ricordo che in seconda elementare la maestra ci aveva
insegnato come far germogliare i fagioli e le lenticchie tenendoli
semplicemente sotto un po’ di cotone inumidito con acqua, ero incantata,
davvero con così poco lavoro nel giro di pochi giorni spuntavano piccole
piantine da semi che parevano secchi e privi di vita! Avevo riempito la mia
camera da letto con queste coltivazioni improvvisate sotto il cotone!
Avevo dimenticato poi crescendo
quella meraviglia, quello stupore innanzi all'incanto di un seme che germoglia,
ma ci hanno pensato i miei bambini a farmi tornare la memoria. Davvero non è
mai troppo presto per osservare assieme ai nostri figli la natura e per provare
a dare vita ad una nuova pianta con loro, è divertente per loro e rigenerante
per noi. Noi abbiamo la fortuna di possedere un giardino ma si può creare un
angolo verde anche sul balcone di casa e se proprio non c’è il balcone, basta
un davanzale per coltivare almeno dei germogli.
L’anno scorso quindi ho deciso di
progettare un piccolo orto biologico in giardino, sono partita con poco, un
fazzoletto di terra di pochi metri, e una volta rivoltata la terra abbiamo
atteso la fine di aprile per procurarci semi e piantine. Con i miei bambini
siamo andati a scegliere le verdure che avremmo ospitato nel nostro orticello,
è stato divertente vedere come i bambini prendevano la cosa con la massima
serietà ed ognuno di loro dava il suo parere in base a quello che poi voleva
mangiare, è sì, perché il bello dell’orto è soprattutto la raccolta che si fa
alla fine dei frutti!
Con l’inesperienza dei
principianti abbiamo preso un po’ di tutto: piante di zucchine, pomodori,
insalata, peperoni, peperoncini (per il papà che ne va ghiotto), erbe
aromatiche, sedano e prezzemolo. Una o due piante per tipo, e dieci piante di
pomodori assortiti. Una volta preparata per bene la terra è facilissimo
interrare le piccole e tenere piante di ortaggi, i miei bambini muniti di
paletta facevano la buca agilmente, assieme si sistemava la piantina e poi
innaffiavano personalmente. Ogni mattina prima di procedere con qualsiasi altra
attività c’era il rituale di “andare a vedere cosa era successo di nuovo
nell'orto”, non potevo immaginare all'inizio che un orto, soprattutto se ospita
piante di vario tipo, riserva quasi ogni giorno delle piccole sorprese, perché
cresce davvero in fretta. Ricordo che alla prima zucchina spuntata la mia bimba
ha saltellato di gioia! Alla fine tutte le piante, nessuna esclusa, sono
cresciute rigogliose ed hanno fornito dell’ottima verdura fino a ottobre
inoltrato (quando ho colto gli ultimi pomodori), non chiedetemi come ho fatto
perché non ne ho idea, non ho ovviamente usato nessun concime chimico e nessuna
sostanza, sono solo stata attenta a tenere lontane le lumache, i pomodori ad un
certo punto hanno preso i pidocchi delle piante, ma hanno prodotto ugualmente
una quantità tale di frutti che ne ho ricavato anche qualche vasetto di
conserva! Quest’anno ovviamente si replica e ci ingrandiamo, abbiamo già
prenotato le piantine di fragole perché l’anno scorso ad aprile erano terminate
e poi appena la temperatura sale un pochino si comincia ad interrare.
Le mattinate passano piacevoli e
veloci con paletta alla mano, terriccio da smuovere, piantine da coltivare, i
bambini possono poi scoprire pian piano come nascono molte delle verdure e dei
frutti che mangiano regolarmente… non c’è pomodoro, o fragola o zucchina più
buona di quella che si è appena colta personalmente dalla pianta!
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