martedì 26 marzo 2013

L'orto biologico




Da bambina mi piaceva moltissimo osservare la natura soprattutto in primavera, dopo il lungo letargo invernale, vedevo alberi e piante risvegliarsi, i piccoli germogli spuntare dalla terra  ancora indurita dal gelo dell’inverno e  le primule gialle e rosa occhieggiare assieme alle viole. Ricordo che in seconda elementare la maestra ci aveva insegnato come far germogliare i fagioli e le lenticchie tenendoli semplicemente sotto un po’ di cotone inumidito con acqua, ero incantata, davvero con così poco lavoro nel giro di pochi giorni spuntavano piccole piantine da semi che parevano secchi e privi di vita! Avevo riempito la mia camera da letto con queste coltivazioni improvvisate sotto il cotone!
Avevo dimenticato poi crescendo quella meraviglia, quello stupore innanzi all'incanto di un seme che germoglia, ma ci hanno pensato i miei bambini a farmi tornare la memoria. Davvero non è mai troppo presto per osservare assieme ai nostri figli la natura e per provare a dare vita ad una nuova pianta con loro, è divertente per loro e rigenerante per noi. Noi abbiamo la fortuna di possedere un giardino ma si può creare un angolo verde anche sul balcone di casa e se proprio non c’è il balcone, basta un davanzale per coltivare almeno dei germogli.
L’anno scorso quindi ho deciso di progettare un piccolo orto biologico in giardino, sono partita con poco, un fazzoletto di terra di pochi metri, e una volta rivoltata la terra abbiamo atteso la fine di aprile per procurarci semi e piantine. Con i miei bambini siamo andati a scegliere le verdure che avremmo ospitato nel nostro orticello, è stato divertente vedere come i bambini prendevano la cosa con la massima serietà ed ognuno di loro dava il suo parere in base a quello che poi voleva mangiare, è sì, perché il bello dell’orto è soprattutto la raccolta che si fa alla fine dei frutti!
Con l’inesperienza dei principianti abbiamo preso un po’ di tutto: piante di zucchine, pomodori, insalata, peperoni, peperoncini (per il papà che ne va ghiotto), erbe aromatiche, sedano e prezzemolo. Una o due piante per tipo, e dieci piante di pomodori assortiti. Una volta preparata per bene la terra è facilissimo interrare le piccole e tenere piante di ortaggi, i miei bambini muniti di paletta facevano la buca agilmente, assieme si sistemava la piantina e poi innaffiavano personalmente. Ogni mattina prima di procedere con qualsiasi altra attività c’era il rituale di “andare a vedere cosa era successo di nuovo nell'orto”, non potevo immaginare all'inizio che un orto, soprattutto se ospita piante di vario tipo, riserva quasi ogni giorno delle piccole sorprese, perché cresce davvero in fretta. Ricordo che alla prima zucchina spuntata la mia bimba ha saltellato di gioia! Alla fine tutte le piante, nessuna esclusa, sono cresciute rigogliose ed hanno fornito dell’ottima verdura fino a ottobre inoltrato (quando ho colto gli ultimi pomodori), non chiedetemi come ho fatto perché non ne ho idea, non ho ovviamente usato nessun concime chimico e nessuna sostanza, sono solo stata attenta a tenere lontane le lumache, i pomodori ad un certo punto hanno preso i pidocchi delle piante, ma hanno prodotto ugualmente una quantità tale di frutti che ne ho ricavato anche qualche vasetto di conserva! Quest’anno ovviamente si replica e ci ingrandiamo, abbiamo già prenotato le piantine di fragole perché l’anno scorso ad aprile erano terminate e poi appena la temperatura sale un pochino si comincia ad interrare.
 
Le mattinate passano piacevoli e veloci con paletta alla mano, terriccio da smuovere, piantine da coltivare, i bambini possono poi scoprire pian piano come nascono molte delle verdure e dei frutti che mangiano regolarmente… non c’è pomodoro, o fragola o zucchina più buona di quella che si è appena colta personalmente dalla pianta!


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